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domenica 23 febbraio 2014

Perchè bestemmi o sputi parolacce?

Questo peccato moltiplica tutti i mali, scombussola e travolge tutta la nostra vita, e infine ci prepara la sicura condanna e una punizione terribile. L’uomo che disprezza e bestemmia Dio, che non ubbidisce alla sua legge e non smette mai questa assurda guerra, è come un ubriaco, un pazzo. Peggio: si comporta come un alcolizzato cronico che, senza rendersene conto, s’è proprio bruciato il cervello. Bestemmie e parolacce nascono nell’anima, però
non si fermano lì e sporcano la bocca che le pronuncia o le orecchie di chi le ascolta. Intossicano l’anima e il corpo come un veleno.

C’è chi bestemmia appena fa uno sbaglio oppure quando qualcuno l’offende, oppure quando si ammala o soffre. Ma così non correggono lo sbaglio, né si vendicano dell’offesa, né alleviano la sofferenza della malattia; per di più, perdono il vantaggio della pazienza. Dimmi amico: perché bestemmi o sputi parolacce ? Forse che il dolore diminuisce ? Se anche, per ipotesi, esso diventasse più lieve, avresti il coraggio di sacrificare la salvezza dell’anima solo per avere un po’ di sollievo fisico ? Che fai, amico ? Bestemmi il tuo Salvatore, benefattore, protettore e tutore ? Non t’accorgi che stai correndo verso un precipizio e che ti stai gettando a capofitto nel baratro di una completa catastrofe ? Il diavolo sta macchinando di tutto, pur di spingerti giù nell’abisso: quando scopre che un dolore ti fa bestemmiare, subito lo aumenta, lo rafforza per farti disperare. Se però vede che
sopporti coraggiosamente ( e tanto più aumenta il dolore, tanto più rendi grazie a Dio), subito si ritira, visto che il suo assedio è stato inutile. Il cane si avvicina al tavolo: se il suo padrone, mentre mangia, gli butta qualcosa, non va più via; se invece non gli si dà nulla, se ne va perché capisce che è inutile aspettare. Allo stesso modo fa il diavolo: ha sempre la bocca aperta verso di noi. Se tu gli getti, come si fa con il cane, qualche bestemmia, subito l’afferra e ne chiede un’altra. Se però perseveri nel rendere grazie a Dio, lo lasci a bocca asciutta e lo costringi ad andarsene. Anziché bestemmiare nei momenti difficili, rendi grazie. Non cadere nella disperazione: dà lode. Apri il cuore a Dio, grida forte pregando, grida con forza magnificando Dio. Le tue disgrazie saranno alleggerite, perché se rendi grazie a Dio il diavolo fuggelontano e l’aiuto di Dio ti viene accanto e ti protegge. Se bestemmi, rompi l’alleanza con Dio, il diavolo sarà ancora più crudele con te, e soprattutto danneggi te stesso.Per abitudine, spesso la lingua si scaglia a dire cattive parole. In questo caso, prima di far uscire la bestemmia, stringi i denti con forza. E’ meglio che adesso la lingua faccia sangue, piuttosto che nell’altra vita abbia desiderio d’una goccia d’acqua e non ottenga neppure questa consolazione Dio ti ha dato il comandamento di amare i nemici, e tu offendi quel Dio che ti ama ? Ti ha dato l’ordine di benedire chi ti insulta e di pregare per chi ti fa del male, e tu offendi il tuo benefattore e protettore, senza che t’abbia fatto nulla ?                                                                                                                                                                         COME CORREGERSI
Piangi, addolorati, fai elemosine, affidati a Dio e restagli amico, sciacquati la bocca e non maledire.
Se qualcuno si getta ai tuoi piedi per supplicarti, afferrandoti con mani luride, tu non l’ascolti e anzi lo prendi a calci. E allora come hai il coraggio di avvicinarti a Dio con la tua lingua schifosa ? la lingua è come la mano, per chi prega cadendo in ginocchio davanti a Dio. Non infangarlo dunque con bestemmie, affinché Dio non dica pure a te: “Anche se moltiplicherete le vostre preghiere, non  vi darò ascolto” (Is 1,15); infatti “ dalla lingua scaturisce la vita e la morte” (Prov 18,21), e “le tue parole ti giustificheranno, le tue parole ti condanneranno” (Mt 12,37). Custodisci la tua lingua più degli occhi. La lingua è come il cavallo d’un re. Se ha le redini, ed è addestrato a trottare ubbidiente, il re può sedersi in groppa; se è lasciato senza redini a scalpitare in giro e galoppare senza freno, allora diventa vettura del diavolo e dei demoni. Quando fai la comunione, ricevi in bocca il corpo e il sangue di Cristo, e perciò stattento ad avere la lingua pulita da parolacce,insulti, bestemmie, spergiuri, ecc. Che disastro! La lingua che accoglie il corpo del Signore, divenuta come un piatto d’oro, tu la usi per bestemmiare! Rispetta la dignità di cui Dio ti haonorato, e non sprofondare nella miseria del peccato.
SVEGLIA TUO FRATELLO!
Vi ho parlato della bestemmia, e or voglio chiedere un favore a tutti voi: fate rinsavire le persone
che tra voi bestemmiano. Arginiamo il loro furore; illuminiamo la loro mente; preoccupiamoci della loro salvezza; facciamo smettere la loro follia; tappiamo loro la bocca, chiudendola come fosse una fontana infetta: trasformiamola in una sorgente pura. Se fosse necessario, diamo pure la vita per questo scopo: otterremo in cambio un grande guadagno. Non restiamo indifferenti, sentendo insultare il Signore di tutti noi: una tale indifferenza danneggia gravemente tutta la società, perché fa ricadere su tutti noi il crimine della bestemmia; si tratta di un reato pubblico. Non mi dire queste
amare parole: “Che mi interessa ? Non ho alcun rapporto con chi bestemmia”. Solo con il diavolo non abbiamo legami; invece abbiamo molto in comune con tutti gli altri esseri umani. Abbiamo la  stessa natura, abitiamo sulla stessa terra, abbiamo lo stesso Signore e siamo destinati a godere gli stessi beni. Non dobbiamo dire che non ci sono rapporti con chi bestemmia: è un ragionamento satanico, che rivela una superbia diabolica. Quando in piazza vediamo una rissa, subito ciavviciniamo– è naturale–per fare riappacificare i litiganti. Ma perché parlo delle persone ?
Quando vediamo un animale a terra, tutti ci affrettiamo in aiuto, per rialzarlo: non ci interessa  proprio niente d’un fratello che è caduto ? Chi bestemmia somiglia a un mulo caricato troppo: cade sotto il peso del suo vizio. Avvicinati; rialzalo con le parole e le opere, con dolcezza e severità,diversificando le medicine a secondo della terapia. Se ci preoccupiamo della salvezza degli altri, chi bestemmia si correggerà rapidamente, e noi saremo degni di godere i beni che ci sono stati  preparati, per la grazia e la filantropia del nostro Signore Gesù cristo, al quale spetta la gloria e l’onore, insieme al Padre e al Santo Spirito, nei secoli dei secoli. Amen.

2 commenti:

  1. grazie per queste bellissime letture che condivido se non ci sono problemi, sul mio diario...W Maria W Gesù !

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