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martedì 25 luglio 2017

Messaggio del 25 luglio 2017 - Medjugorje


 Messaggio dato dalla Regina della Pace alla veggente Marija:

 "Cari figli! Siate preghiera e riflesso dell'amore di Dio per tutti coloro che sono lontani da Dio e dai comandamenti di Dio. Figlioli, siate fedeli e decisi nella conversione e lavorate su voi stessi affinché la santità della vita sia per voi veritiera. Esortatevi al bene attraverso la preghiera affinché la vostra vita sulla terra sia più piacevole. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.


Poruka od 25.07.2017
"Draga djeco! Budite molitva i odsjaj Božje ljubavi za sve one koji su daleko od Boga i Božjih zapovijedi. Budite, dječice, vjerni i odlučni u obraćenju i radite na sebi da vam svetost života bude
istina i potičite se u dobru preko molitve da bi vaš život na zemlji bio ugodniji. Hvala vam što ste se odazvali mome pozivu."

Oggi 25 luglio San Giacomo, protettore dei pellegrini. Patrono della parrocchia di Medjugorje

Celebrazione della Solennità di san Giacomo, Patrono della parrocchia di Medjugorje





Oggi Martedì 25 luglio 2017 Solennità di san Giacomo il maggiore, Patrono della parrocchia di Medjugorje. Le Sante Messe  saranno in lingua croata , presso la chiesa parrocchiale, alle ore 7:00, 8:00 e 19:00. La Celebrazione Eucaristica principale — presieduta da fra Ivan Landeka —  si terrà, invece, alle ore 11:00 nel boschetto attiguo alla chiesa. La Processione con il simulacro del santo partirà dalla chiesa alle ore 10:45. Quest’anno la sua statua sarà portata dai membri della Comunità “Padre Misericordioso”.  A partire dalle ore 22:00 la consueta Adorazione Eucaristica notturna. Come sempre, dopo una prima ora di Adorazione comunitaria, dalle 23:00 in poi il Santissimo sarà esposto in chiesa fino alle 7:00 del mattino del 26 luglio. 

San Giacomo era figlio di Zebedeo e pescatore nel lago di Galilea amico di Pietro ed Andrea. Insieme con loro era stato discepolo di Giovanni il Battista e dopo l'incontro con Gesù suo discepolo. Fu uno dei suoi più intimi discepoli, presente con Pietro e Giovanni alla Trasfigurazione di Gesù ed alla sua agonia nell'Orto del Getsemani. Fu anche il primo tra gli apostoli a dare la vita per il Vangelo nel 43 sotto il regno del Re Erode. Dopo che i Musulmani occuparono la Terra Santa, i pellegrini portarono via da Gerusalemme le sue reliquie nella città di Compostella in Spagna e qui è venerato dal IX secolo ed è diventata il principale punto di ritrovo di tutti i pellegrini che volevano ma non potevano visitare la Terra Santa. San Giacomo è il Patrono dei pellegrini e viene rappresentato come un pellegrino con un bastone in mano, un recipiente per l’acqua ed una conchiglia per bere.

San Giacomo di Compostela e il mito della Via Lattea

San Giacomo Apostolo, detto il Maggiore, è assai venerato nel mondo cristiano; in Italia un tempo era molto popolare come patrono dei pellegrini. Viene raffigurato comunemente con il bastone del pellegrino (bordone) e un grande cappello in capo. Il simbolo più noto che appartiene a San Giacomo come pellegrino è quello della conchiglia che porta come attributo ed è posta sul mantello, o sul cappello oppure sulla bisaccia. È quindi il simbolo dei pellegrini che si recano al Santuario di Compostella.

La scoperta del sepolcro
Nell'anno 830 il vescovo Teodomiro di Iria rinvenne la tomba con le reliquie dell'Apostolo e il luogo cambiò presto il nome da Iria in Compostella. Una devota leggenda racconta che San Giacomo, quando Compostella era ancora poco conosciuta, si lamentò col Signore perché non era visitata dai pellegrini e il Signore gli rispose: – Non ti preoccupare, Giacomo, perché chi non ti visiterà da vivo ti visiterà da morto. Da allora c'è una porticciola nascosta nel tempio di San Giacomo alla quale si sente battere continuamente, ma non si vede entrare né uscire nessuno. Sono i morti che per volere divino vanno a onorare San Giacomo, prima d'avviarsi al loro destino.
La ragione per la quale i pellegrini erano distolti da visitare la tomba di San Giacomo era dovuta alla presenza dei musulmani che nell'VIII secolo avevano occupato parte della Spagna per cui recarsi in quelle terre comportava il rischio della vita. Questo aspetto, fondamentale per la diffusione del culto del Santo, complica sia l'interpretazione della figura data dalla tradizione, sia la natura reale del carisma dell'Apostolo che a questa connotazione fondamentale vede sovrapporsi quella di martire e poi di evangelizzatore d'una terra, di campione militare, Miles Christi, di taumaturgo, pellegrino e patrono di pellegrini alla ricerca di penitenza, di espiazione e di salute eterna.
Il motivo politico si affaccia con la necessità di cancellare l'onta degli spagnoli di aver subito per secoli la dominazione saracena, per cui l'Historia Turpini comincia ad attribuire a Carlo Magno la riconquista di gran parte della Spagna, la liberazione del sepolcro del Santo e la sicurezza delle strade che conducevano a Compostella: la via di Santiago. Turpino, che alcuni identificano con l'ar-civescovo Turpino di Reims del seguito di Carlo Magno, è uno scrittore non ben identificato autore del Libro della spedizione [carolingia]e della conversione di Spagna e Galizia. L'importanza di Carlo Magno in tale impresa si enfatizzò quando se ne promosse la canonizzazione.
Il sepolcro dell'Apostolo restava da secoli sconosciuto e abbandonato quando Giacomo, apparendo a Carlo gli dà precise indicazioni per ritrovarlo in Galizia, lo conforta a liberarlo dagl'infedeli rendendo sicure le strade che vi conducono in modo che tutte le genti confluiscano da ogni parte del mondo e vi trovino perdono e salvezza. L'imperatore pone mano alla spedizione, la porta a compimento e fonda la Cattedrale di Santiago.
Tema fondamentale di questo mito cristiano è il sogno di Carlo Magno che, come quello di Ramirez I delle Asturie richiama il sogno di Costantino. Nella notte Giacomo appare all'Imperatore e gli addita la Via Lattea: un cammino fatto di stelle che il cielo: quello è il suo compito, cioè ristabilire il rapporto interrotto da Oriente a Occidente, unificare il mondo cristiano restaurando sulla terra quella strada che è tracciata nel cielo: «Dopo di te, dice l'Apostolo, tutti i popoli peregrinando da mare a mare andranno là a chiedere perdono a Dio delle colpe, canteranno le sue lodi e ammireranno le virtù e i miracoli e ciò sarà dai giorni del tuo regno fino alla fine del mondo».
Un programma cosmico che coinvolge la vita, lo spazio terrestre, il cielo, il tempo e la sua fine. Tale forza e altezza di concezione non fa meravigliare del fatto che da questo testo sia stata tolta la materia per comporre la Chanson de Roland, il poema nazionale francese.
Il «cammino delle stelle»
Il motivo dell'interpretazione cristiana della Via lattea da noi non è molto conosciuto, tanto è vero che quando nel 1968 uscì il film di Bunuel La Via lattea la gente non capiva tale titolo e i giornali dovettero spiegare come sapevano. La presenza di Roma e di San Michele del Gargano, la vicinanza marittima di Gerusalemme hanno attenuato l'importanza della meta di Santiago. In più la Via Lattea deve esser letta nel corpo dell'Europa per intenderla come la strada di Compostella. Molti popoli antichi l'hanno intesa come la strada del cielo e non pochi come la via dei morti per raggiungere (a Occidente) il loro ultimo destino. Nel mondo cristiano è detta Ponte delle Anime, Scala di San Giacomo di Galizia, o la Strada o Cammino di San Giacomo perché, accompagnate da tale Santo, tutte le anime devono salire lungo questo cammino dopo la morte. Essa è formata di spade, pugnali, coltelli, chiodi, spine e rovi nudi e irti sui quali l'anima cammina durante e dopo l'agonia. Questo grande dolore dura anche a lungo, secondo la gravità, il peso di colpe dell'anima che, tutta purificata, finalmente arriva alle porte del Paradiso. San Giacomo, con bordone e cappello da viaggiatore, accompagna il defunto confortandolo, quindi lo conduce aiutandolo e lasciandolo alla fine del cammino.
È detta anche Ponte delle Anime secondo la credenza che sia il grande ponte tra il cielo e la terra che congiunge quello a questa. Sarebbe il punto più difficile che devono passare le anime per salire al Cielo. Qualcosa di simile si dice in certi luoghi anche dell'arcobaleno, mentre opportunamente si distingue: la Galassia sarebbe il ponte di coloro che devono espiare i peccati della vita, mentre l'arcobaleno sarebbe il ponte agevole, luminoso e felice per i bambini morti prematuramente.
Realmente è la sintesi della vita umana tradotta in un'immagine fantastica in modo che ogni pellegrino della terra guardando il cielo ricordi che lo aspetta a occidente dei sui giorni la tomba ma, insieme a quella, San Giacomo amorevole psicopompo, conoscitore del cammino, capace di assisterlo e condurlo, mediante il sacrificio e la contrizione, alla felicità eterna. Come il Cammino di Santiago termina ad una tomba, l'Iter Stellarum, il cammino delle stelle, è la via che conduce gli uomini all'Aldilà, termina ai confini dell'altro mondo e costituisce l'ultima prova che l'uomo, pellegrino della vita deve compiere prima che il suo compito sia terminato. Tanto era viva questa metafora del pellegrinaggio come bilancio dell'esistenza che i pellegrini, visitata Compostella, non mancavano di raggiungere sul mare la vicina Finis Terrae per avere la visione dell'estremo limite dell'Europa, l'orlo del mondo conosciuto.
La tradizione ha fiorito questo mito di semplici leggende come quella dell'Erba di San Giacomo: erba comune, detta anche matricale selvatico o senecio (Senecio Jacobaea). Si vuole che San Giacomo, patrono dei pellegrini, l'abbia lasciata lungo i bordi di ogni strada dove è passato perché servisse di medicina ai viandanti. Infatti medica le ferite ed è, sotto forma d'impiastro, benefico per l'angina, le fistole e i dolori.
Sono gli uomini che chiamano i santi a occuparsi delle cose terrene, a risolvere i loro problemi non sempre limpidi, ne ottengono l'aiuto e poi si lamentano del mercato che si svolge spesso intorno ai santuari. Di San Giacomo, sotto le incrostazioni storiche lasciate dalle indebite utilizzazioni, peraltro indotte dalle pene e dalle necessità di condizioni umane di servitù, oppressione e miseria, rimane la figura cristallina del Vangelo, dell'uomo generoso che segue generosamente la Verità senza dubbi subito al suo primo incontro; quella della leggenda ha la luce del Paradiso insieme alle ombre che vi hanno confuso gli uomini nel chiamarlo in soccorso: meno adamantina, forse più umana.

 

venerdì 14 luglio 2017

Alcuni pellegrini riguardo a Medjugorje

data: 05.07.2017.
Sono molti i pellegrini che cominciano la loro nuova vita nel Signore proprio a Medjugorje. Anche Zdenka, una pellegrina sessantasettenne di Spalato, ha fatto un’esperienza del genere. La sua prima venuta a Medjugorje risale al 25 giugno 1996. Da allora viene annualmente in occasione dell’anniversario delle apparizioni, oltre a venire in media almeno altre dieci volte l’anno.
Durante una trasmissione di Radio “Mir” Medjugorje, questa pellegrina ha affermato: “Proprio qui a Medjugorje ho conosciuto il Signore e sua Madre per la prima volta. Credo che la Madonna mi abbia condotto a suo Figlio proprio a Medjugorje, perché è qui che mi sono confessata per la prima volta. Allora ho capito che stavo vivendo una vita sbagliata ed ho ricevuto la grazia di una contrizione sincera. Ho pianto letteralmente un fiume di lacrime, perché ho compreso quanto avevo offeso il Signore col mio modo di vivere. È una cosa che ho capito più col cuore che con la testa, è stato proprio così. Poi, nella chiesa di Medjugorje, ho fatto la Comunione per la prima volta. Da allora vengo qui sovente. Non so perché sono venuta qui, cioè cosa mi abbia attratto a venire proprio a Medjugorje, quando avrei potuto parlare della mia vita molto più semplicemente con un sacerdote di qualsiasi chiesa di Spalato”. 
Riguardo alla sua esperienza di Medjugorje, Katarina Piskač di Varaždin ha detto: “Medjugorje rappresenta per me la sorgente di una grande pace del cuore, ed è per questo che vengo in pellegrinaggio qui in onore di Maria. A tutti coloro che non sono ancora venuti raccomanderei di venire e sperimentare quest’oasi di pace”.

Don Stjepan Pasarić: “I Seminari ci aiutano ad avvicinarci a Dio”

data: 06.07.2017.
Presso i laghi di Plitvice opera un Centro Pastorale dedicato a Maria Madre della Chiesa, diretto dai Salesiani. Uno di loro, don Stjepan Pasarić, sta partecipando al Ventiduesimo Seminario Internazionale per Sacerdoti a Medjugorje. Circa le sue impressioni sull’Incontro, come pure riguardo a Medjugorje, nel corso di una trasmissione di Radio “Mir”, egli ha detto tra l’altro quanto segue:
“Sono già stato al Seminario per Sacerdoti di Medjugorje almeno altre sette volte. I Seminari ci aiutano ad avvicinarci ancora di più a Dio nella nostra vita, cosa che anche il Vangelo ci invita a fare. Così possiamo poi essere più vicini anche alle persone che sono nel bisogno. A causa dei miei impegni, vengo a Medjugorje soprattutto per i Seminari. Ci vengo volentieri, perché qui si venera la Madonna. San Giovanni Bosco ci ha detto che dobbiamo venerare la Madonna ogni giorno, e che non dobbiamo mai dimenticarla. Io, quindi, ho questa dimensione mariana e desidero che essa divenga sempre più salda e che si accresca in qualità, poiché soltanto così potrò aiutare anche gli altri. Sono felice del fatto che noi croati abbiamo Medjugorje: è una benedizione di Dio, una benedizione per tutto il popolo”.
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Conclusione del Ventiduesimo Seminario Internazionale per Sacerdoti a Medjugorje

data: 09.07.2017.
Con la Santa Messa celebrata alle ore 11:00 di sabato 8 luglio 2017, si è concluso a Medjugorje il Ventiduesimo Seminario Internazionale per Sacerdoti, che quest’anno — tra sacerdoti, diaconi e seminaristi — ha riunito duecentocinquantatré partecipanti di venticinque paesi. L’Incontro era iniziato col programma liturgico di preghiera serale di lunedì 3 luglio. Nei giorni del Seminario, le Sante Messe serali sono state presiedute da don Ivan Filipović, assistente spirituale della Comunità “Cenacolo” e relatore dell’Incontro Sacerdotale di quest’anno.
Il tema del Seminario Internazionale di quest’anno, che è stato coordinato da fra Marinko Šakota, era: “La vostra carità si arricchisca sempre più” (Fil 1,9). Oltre ad ascoltare le varie meditazioni previste, i partecipanti hanno anche preso parte al consueto programma liturgico di preghiera della parrocchia. Nelle prime ore del mattino di giovedì scorso hanno inoltre pregato il Rosario sul Podbrdo, mentre, alle ore 6:00 del mattino di venerdì, hanno fatto la Via Crucis sul Križevac.
Don Ivan Perković, vicario parrocchiale della parrocchia della Presentazione della Beata Vergine Maria di Kistanjama (Arcidiocesi di Zara), è membro della Comunità Eucaristico – Sacerdotale dei Cuori di Gesù e Maria. Ha partecipato al Seminario per Sacerdoti per la quinta volta, e ci ha detto: “Vengo a questo Seminario da cinque anni, ossia da quando sono stato ordinato Sacerdote. Avevo appena concluso la Facoltà di Medicina quando il Signore mi ha chiamato a percorrere questo cammino. La Madonna ha avuto ed ha un ruolo importante nella mia vita spirituale e nella mia vocazione: è lei, infatti, che mi ha aiutato a rispondere al Signore, perché in quel periodo della mia vita stavo vivendo un momento di scombussolamento profondo. Vengo a Medjugorje sempre volentieri”.

Padre Aleksander dell’Arcidiocesi di Parigi: “Medjugorje è un luogo cristocentrico”

data: 10.07.2017.
Padre Aleksander (a destra nella foto) è sacerdote da tre anni, viene dall’Arcidiocesi di Parigi ed ha partecipato al recente Ventiduesimo Seminario Internazionale per Sacerdoti tenutosi a Medjugorje. Nel corso di una trasmissione di Radio “Mir”, egli ha detto di sé: “Vivo in comunità con altri sacerdoti impegnati in altre Diocesi vicine a quella di Parigi, in cui vi è carenza di presbiteri. Sono nato in una famiglia cattolica molto tradizionale, formata dai miei genitori e da quattro figli. Pur essendo stato educato nella fede, negli anni della pubertà, come accade a molte altre persone, l’avevo smarrita. La mia sorella maggiore allora mi ha spronato ad unirmi ad un gruppo di preghiera dove mi sono imbattuto in qualcosa di nuovo, ossia nella consapevolezza che fede e gioia potevano andare di pari passo. In seguito ho poi partecipato a degli esercizi spirituali organizzati dalla Comunità delle Beatitudini. In quei giorni per la prima volta ho fatto una confessione approfondita ed ho potuto quindi fare esperienza del fatto che Dio è amore. Prima di allora lo sapevo in modo teorico, ma quel giorno ho sperimentato per la prima volta questa verità. In seguito ho quindi deciso di dire a Dio il mio eccomi”.
Quest’anno Padre Aleksander ha partecipato al Seminario per Sacerdoti per la prima volta. A riguardo ci ha riferito: “Non mi ha attirato tanto il tema del Seminario, quanto questo luogo in sé, perché per me Medjugorje è un posto non soltanto di preghiera, ma anche di riconciliazione. Nel 2010 ero stato qui da seminarista, ma allora chiaramente non avevo potuto confessare. Ora sono tornato per fare anche esperienza di come si confessa a Medjugorje e del motivo per cui molte persone vogliono accostarsi proprio qui a questo Sacramento. Questa volta sto percependo ancora di più che Medjugorje non è soltanto un luogo mariano, ma anche un posto in cui è possibile rinsaldare il legame con Dio, con Gesù Cristo. Questo è quindi un luogo dal carattere cristocentrico. Ogni volta che vengo, vedo che qui tutto è rivolto verso Cristo: c’è la venerazione della croce e l’Adorazione Eucaristica, ci sono preghiere e meditazioni… Questo è un chiaro segno del fatto che i messaggi della Madonna ci indirizzano verso Cristo. Ciò che si vive qui è molto semplice. La Madonna non ci ha dato delle indicazioni nuove per andare verso Cristo. In questi giorni sto riflettendo sul fatto che anche noi, nella nostra parrocchia, facciamo Adorazione, ma forse ci manca un pochino la forza dello Spirito nel pregare il Rosario. E’ impegnativo presentare la preghiera del Rosario come sorgente di fede forte e di incontro con Cristo. Io ho sempre insegnato ai giovani la preghiera del Rosario, ma ora sento che dovrei farlo con maggior fervore, perché ricordo l’invito che, prima della mia conversione, la Madonna ha fatto a me: quello di pregare il Rosario col cuore”.

“Le Mani di Maria” di Medjugorje l' Associazione Umanitaria capitanata dal veggente Jakov compie un anno



Primo anniversario dell’Associazione Umanitaria “Le Mani di Maria” di Medjugorje

data: 11.07.2017.
L’Associazione Umanitaria “Le Mani di Maria” è stata costituita a Medjugorje nel luglio del 2016, con l’intento di aiutare i poveri e tutti quelli che hanno necessità di appoggio. Prima della sua costituzione, i membri dell’Associazione hanno operato per tre anni in parrocchia come “Ufficio per i bisognosi”. Nella loro opera di bene e di aiuto, i volontari vengono spronati dalle seguenti parole della Regina della pace: “Vi invito anche oggi ad essere amore là dove c’è odio e cibo là dove c’è fame. Aprite, figlioli, i vostri cuori, e le vostre mani siano stese e generose, in modo che ogni creatura per mezzo di voi renda grazie a Dio Creatore” (Messaggio della Madonna del 25 settembre 2004).
In breve tempo più di novanta volontari si sono uniti all’opera dell’Associazione. Si tratta di giovani di Medjugorje e di Brotnjo che desiderano donare il loro tempo in modo disinteressato a persone che sono nel bisogno. I membri di detta Associazione hanno incontri di preghiera regolari, incontri di lavoro e partecipano in modo attivo alle iniziative dell’Associazione.
Essi ci hanno incaricato di trasmettere questo breve messaggio: “Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato finora ai nostri progetti, aiutandoci a fare del bene, a portare speranza e a diffondere amore e pace. Siamo felici di poter essere, col Vostro aiuto, le mani tese di Maria. 


Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/

mercoledì 5 luglio 2017

Un pellegrinaggio gratuito a Medjugorje per ragazzi orfani rumeni

In questi giorni, nella parrocchia di Medjugorje si sta svolgendo un progetto denominato “Trentasei orfani per i trentasei anni delle apparizioni di Medjugorje”. Si tratta di un’iniziativa che ha visto la luce per merito del pellegrino rumeno Luchian Omania e di alcuni suoi amici e che, ormai per il terzo anno consecutivo, assicura ad alcuni orfani il denaro necessario per venire a Medjugorje. I proprietari di alcuni hotel della nostra parrocchia provvedono poi ad ospitarli gratuitamente. Ci riferiamo in particolare all’ “Hotel & Spa Medjugorje”, all’Hotel “Klemo”, all’Hotel “Marconi”, all’Hotel “Quercus”, nonché alla Pensione “Medjugorje INN - Bruno Zovko”.
Si tratta quindi di un’iniziativa davvero degna di encomio, che offre un grande sostegno a questi ragazzi — la maggior parte dei quali sono orfani di entrambi i genitori — e dà loro l’occasione di usufruire di un pellegrinaggio a Medjugorje senza doversi preoccupare di alcun esborso. Come già detto, questo progetto si sta svolgendo per il terzo anno consecutivo e speriamo che prosegua anche in futuro, in modo che ragazzi come questi possano continuare a venire a Medjugorje. (Radiopostaja „Mir” Međugorje)

lunedì 3 luglio 2017

"Maria vuole rafforzarci qui" - Omelia del 25 giugno a Medjugorje ( 36° anniversario delle apparizioni)

DAVVERO STUPENDA
Omelia della S. Messa vespertina di ieri, 25 giugno 2017, presieduta da Fra Damir Pavić. Parrocchia di San Giacomo Apostolo, Medjugorje


"Ave Maria, piena di Grazia, il Signore e' con Te. Tu sei benedetta tra le donne e benedetto e' il frutto del Tuo seno, Gesu'. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte, amen. Maria, Regina della Pace, prega per noi.


Cari voi che venerate la Beata Vergine Maria, stimati ascoltatori, dice Gesu' nel Vangelo di oggi: "Non abbiate paura, non abbiate paura degli uomini". Gesu' nei nostri cuori vuole infondere il coraggio per non aver paura di nulla, ma soprattutto degli uomini. Abbiate paura soltanto di colui che puo' gettare nella Geenna il vostro corpo e la vostra anima e allora, guardando il mondo di oggi, guardando umanamente , ci sono tanti motivi per cui aver paura, ma non dobbiamo temere gli uomini. Cosa succede nel mondo di oggi? Ecco, cerco di descriverlo in fretta, almeno come lo vedo io. Guardate cosa sta accadendo: si distruggono gli stati, presidenti di stati che, con la scusa di portare la democrazia e i diritti umani, fanno avvenire terribili crimini. Sembra che oggi valga di piu' una vita a Monaco, a Londra, a Bruxelles, New York che migliaia di vite in Egitto, Syria, Iraq per non citare altri stati. Poi, cosa accade nel mondo? Vediamo come i mass media ci mentono, trasformando la menzogna in verita' e la verita' in menzogna, vediamo come una minoranza omosessuale terrorizza la maggioranza e vuole imporre il suo modo di pensare a tutto il mondo . Oggi abbiamo raggiunto e superato molto di piu' quello che regnava a Sodoma e Gomorra. Oggi si uccidono molto di piu' i bambini nel grembo della madre di quelli che nascono. L'ideologia gender viene imposta in tutte le parti perche' vogliono cambiare il modo di pensare da quelli piu' piccoli fino ai giovani. Prendete cosa fanno le grandi banche mondiali alle singole persone e agli stati. San Giacomo dice che le grandi banche sono "sanguisughe del Sangue di Cristo". Abbiamo motivo di non aver paura quando vediamo il terrorismo nel mondo, quando certe persone non di fede, non certo di Dio, si fanno esplodere e uccidono tante persone innocenti? Cosa sono diventate oggi le nazioni unite che dovrebbero proteggere tutti i popoli del mondo? Sono diventate un mezzo nelle mani dei potenti . C'e' un gruppo di persone per cui San Massiliano Kolbe dice che dobbiamo pregare per la loro conversione, questo gruppo di persone che lavora dietro le quinte del palcoscenico, che sono una setta massonica che ha addirittura pensato di distruggere la Chiesa, quella Chiesa per la quale Cristo ha detto che non sarebbe stata vinta neanche dalle porte degli inferi.
Paolo VI dice che questo spirito satanico di materialismo e modernismo e' entrato anche nella chiesa e la chiesa oggi sanguina in diversi punti . Oggi nella chiesa ci sono alcuni che insegnano che non c'e' l'inferno, non c'e' il diavolo, non c'e' il peccato; tutto questo e' stato messo sotto al materialismo e l'uomo e' stato messo al di sopra di Dio, per non citare tante altre cose. Non abbiamo nessun motivo di aver paura di tutto questo , ma come la chiesa rispondera' a tutti questi mali che abbiamo citato prima? Possono salvare la chiesa le conferenze, le tavole rotonde, tribuni, dei programmi perfetti, quando noi vediamo che negli stati dove esiste questo le chiese sono vuote , si trasformano in supermarket, in moschee, in ristoranti, in alberghi? Poco fa ho sentito dalla bocca di un personaggio della chiesa di queste parti che il futuro della nostra chiesa e' di formare dei consigli ecumenici pastorali e questo la aiutera', e io con un sorriso ascolto tutto questo e dico: "Dio mio, la Germania ha consigli perfetti, programmi pastorali perfetti, anche le tasse, i referenti, le referenti, i segretari, le segretarie, ma lo stesso le chiese sono vuote , la gente diventa atea, islamica o si entusiasma di certe religioni orientali. Io chiedo a me stesso e a voi cosa oggi puo' salvarla dalla crisi in cui si trova : esiste solo una cosa, e questo e' lo Spirito Santo
Allora la chiesa deve tornare allo Spirito Santo, deve tornare agli inizi come San Francesco tanti secoli fa ha detto: "torniamo al Vangelo" e tanti gli hanno risposto: "ma tu sei matto, chi puo' vivere questo?" San Francesco ha detto: "non voglio altra regola, voglio solo vivere il Vangelo di Gesu' Cristo" e come tornare al Vangelo? Con la nostra forza non ce la facciamo, possiamo tornare solo con la potenza dello Spirito Santo e la chiesa cosi' puo' uscire dalla crisi in cui si trova. Cari fedeli, prendete una cosa che penetra tutta la storia della salvezza
Quando leggete la Sacra Scrittura ,vediamo come Dio tutte le sue opere meravigliose, i miracoli li compie attraverso persone di cui nessuno aveva sentito parlare prima , ma fa tutto con la potenza dello Spirito Santo . San paolo dice che nessuna persona umana puo' vantarsi davanti a Dio quindi non dobbiamo attribuire nulla a noi ma tutto allo Spirito Santo. Guardate per esempio il popolo di Israele, Dio lo sceglie anche se era il piu' piccolo di tutti i popoli , prendete Mose', la Scrittura dice che non sapeva parlare , probabilmente balbettava, il Signore invece sceglie proprio lui . " tu salverai il mio popolo di israele" prendete le mura di Gerico, come sono cadute, c'erano tanti guerrieri? no c'era un pugno di soldati che si sono fidati nella potenza di Jave', prendete un Gedeone della piu' piccola discendenza di israele , del piccolo popolo di manasse, il Signore lo prende per salvare il suo popolo dai medianiti
Anche Sansone da solo ha ucciso migliaia di Filistei. Dio ha preso Davide, l'ottavo figlio di Jesse, che era con un gregge di pecore e gli ha detto : "tu sarai re di israele" . Dio non sceglie la Beata Vergine Maria, quella piccola, povera ragazza : "Tu sarai la madre del mio Figlio promesso" ? E poi guardate tutta la storia segue la stessa linea e arriviamo qui a medjugorje , cosa Maria fa qui, colei che e' riconosciuta nella sua piccolezza, lei fa la stessa cosa in tutta la storia: Guadalupe, Fatima , La Salette, Lourdes, Kibeho, Međugorje, chi sceglie la Madonna? Piccoli poveri bambini per trasmettere il messaggio al mondo. Dio sceglie chi e' piccolo, niente, ma tutto quello che fa lo compie atraverso lo Spirito Santo , possiamo accettare questo nel nostro cuore? vorrei che tutti i traduttori spieghino a chi non conosce la lingua croata , per Maria si dice che e' la sposa dello Spirito Santo, dal fiat fino alla croce ha tenuto per mano lo Spirito Santo, la parola "fidanzato, fidanzata" in croato significa "prendere, tenere per mano" e cosa ci sta dicendo Maria con questo? di tenerLo per mano continuamente perche' senza la Sua potenza non possiamo fare nulla.
Ce lo dice Gesu', senza di Me non potete far nulla. C'e' un brano interessante del Vangelo dove si dice che gli apostoli hanno portato a Gesu' un uomo ossesso, pieno di spiriti immondi e non potevano liberarlo e Gesu' dice: uomini senza fede, quanto deov rimanere con voi? dopo aver liberato l'uomo, dice "questa specie si scaccia solo con la preghiera e il digiuno". questa immagine mi fa pensareall'uomo di oggi, alla chiuesa di oggi. La societa' di oggi e' malata, e' posseduta, serve qualcuno per liberarla.
Purtroppo molto spesso la chiesa cerca di farlo con la propria intelligenza, con la propria forza, invece Gesu', per bocca di Sua madre invita "pregate col cuore, digiunate col cuore", sta dicendo come questo e' l'unico modo per salvare il mondo di oggi, cioe' deve inginocchiarsi e cominciare a pregare e digiunare

Poco fa ho letto un bellissimo pensiero che dice: "quando i guerrieri di Dio si inginocchiano, questa non e' la fine della guerra, ma solo l'inizio della battaglia ". Maria vuole che questo piccolo gregge, (che cos'e' questo? un pugno di fedeli!) qui noi che siamo a Medjugorje a differenza di milioni che sono nel mondo, ma Dio vuole salvare il mondo attraverso coloro che crederanno nei messaggi della Madonna . Vi faccio l'esempio di una santa che ho citato all'inizio della Messa , probabilmente qui ci sono molti italiani e probabilmente anche alcuni che vengono dalla regione Toscana, dove si trova la bellissima citta' di Lucca . questa e' la citta' di Santa Gemma Galgani, ma la sua maestra spirituale era la beata Elena Guerra , lei ha vissuto tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, la prima ad essere beatificata da Giovanni XXIII, da lui chiamata "Apostola dello Spirito Santo" per i nostri tempi. Lei a suo tempo ha scritto delle lettere a Papa Leone XIII dicendo "Santo Padre, sembra che il male oggi stia trionfando , il diavolo porta tante anime alla perdizione, la supplico di dire a tutto il mondo che noi dobbiamo tornare allo Spirito Santo” e continua dicendo : "oggi si fanno tante novene a diversi santi e questa e' una cosa giusta ma esiste una novena che ha fatto Maria insieme ai suoi discepoli , la novena allo Spirito Santo e nessuno la fa oggi”. Poi dice : "tanti predicatori parlano dei santi ma nessuno parla di Colui che modella i santi: lo Spirito Santo”. Dice al papa: "tutto il mondo deve diventare un grande cenacolo per l'ultima cena" . Io chiedo a voi qui radunati: "Međugorje da 36 anni e' proprio un cenacolo dell'ultima cena. Cosa c'e' al centro della spiritualita' qui a Medjugorje? I pellegrini vanno sul Krizevac che dice come valga la sofferenza e la croce della vita poi vanno sulla collina delle apparizioni dove la Madonna li consola, dove insegna a pregare il rosario ma poi, alla sera, tutti vengono qui, l'altare esterno della chiesa: tutto avviene intorno all'altare. Questo vuole insegnarci Maria. Se volete avere la potenza dello Spirito Santo , se volete essere Suoi sposi e spose allora mettete la santa Messa al primo posto nella vostra vita. Vi faccio l'esempio di un'americana che, mi sembra, 20 anni fa qui a medjugorje e' guarita dopo aver ricevuto la Santa Comunione. Da allora porta tanti pellegrini qui a medjugorje insieme a suo marito. Cari fedeli, non facciamoci confondere nel tempo di oggi
Capiamo cosa e' il cuore, cosa e' il centro di tutto, cosa e' piu' importante quando venite qui a medjugorje, quando entrate in questo cenacolo dell'ultima cena: quando capite il valore della Santa Messa, allora non vi interessano ne' i veggenti ne' i messaggi , allora e' la stessa cosa se la Madonna e' apparsa 1 giorno, 10 giorni, 13000 giorni , questo non importa perche' tu hai capito che l'importante e' che tu ti disseti alla fonte di acqua viva
Non fatevi confondere da coloro che vi dicono: " a Medjugorje c'e' di tutto, ci sono delle ipocrisie, ci sono persone che vogliono arricchirsi sfruttando il santuario.” e io chiedo a me e a voi: non c'era questo anche ai tempi di Gesu'? A Gerusalemme, a Roma? c'e' anche oggi ovunque c'e' la grazia del Signore viene anche il diavolo per piantare il suo seme. Noi possiamo solo dire : "poveri coloro che sulla grazia del Signore vogliono accumulare le ricchezze disoneste e non hanno convertito i loro cuori a Dio , povero me, povero te , poveri tutti noi se non ascoltiamo la voce della Regina della pace che qui ci invita gia' da 36 anni, non avendo noi convertito i nostri cuori al Signore.
Siamo felici cari fratelli e sorelle perche' abbiamo Maria qui, Maria e' la consolazione per il tempo di oggi , e' consolante vedere nel tempo di oggi , quando vediamo tanto male ,quando sembra che il bene si sia nascosto, si sia ritirato da qualche parte , in qualche nascondiglio, avere Maria e ascoltare quelle sue parole "il mio Cuore trionfera', non temete nulla" percio' non nutriamo il diavolo con la nostra paura ma siamo felici! Santa Madre Teresa dice che l'inizio di un mondo migliore, il rinnovamento del cristianesimo si trova nei cristiani che non temono nulla, coloro che sono felici. Finisco con una cosa.
La cosa che la Madonna qui vuole insegnarci . voi sapete che la sua vita era prima di tutto quel fiat,” sia fatto di me secondo la tua parola, o Signore” poi e' diventato Magnificat, questo bellissimo canto di gioia, poi e' diventata madre dolorosa che ha subito grandi sofferenze per suo figlio. Cosa maria qui vuole insegnarci? la stessa via.
Quando vieni a Medjugorje , allora il tuo cuore canta di gioia, sei gioioso, il tuo cuore e' pieno della grazia dello Spiritp  Santo, ma tu hai una certa paura di quando devi tornare a casa, soprattutto se dove tu vivi tutti sono lontani da Dio. Percio' Maria vuole rafforzarci qui per poter dire quando andiamo a casa nostra "Fiat, si faccia di me la tua volonta' o Signore"cosi' che io possa anche subire rinunce, la croce, la malattia, le sofferenze, tutto per il Signore.
Uno scrittore spirituale dice che la natura del cristianesimo e' di essere perseguitati, anche oggi avvengono persecuzioni di cristiani in ogni parte del mondo, li mettiamo stasera sull'altare , preghiamo per loro affinche' lo Spirito Santo li consoli e li rafforzi per risultare vincitori . Alla fine una parola della Beata Elena Guerra che dice semplicemente cosi: " temi Dio, confida nello Spirito Santo e non ti servira' null'altro " amen
http://www.medjugorje-info.com/hr/p...

domenica 2 luglio 2017

Messaggio del 2 luglio 2017 - Medjugorje

Messaggio 2 Luglio 2017 della Madonna di Medjugorie

Cari figli, vi ringrazio perchè rispondete alle mie chiamate e perchè vi radunate intorno a me, intorno alla vostra Madre Celeste. So che pensate a me con l’amore e con la speranza. Io sento l’amore verso ognuno di voi, come anche la sete del mio amatissimo Figlio, che per mezzo del Suo Amore Misericordioso, sempre e nuovamente mi manda a voi. Lui che era uomo ed è Dio Uno e Trino. Lui per causa vostra ha sofferto col corpo e con anima. Lui che si è fatto pane per dare pane alle vostre anime, per poterle salvare.

Figli miei, vi insegno come essere degni del Suo amore, per poter rivolgere a Lui i vostri pensieri, per poter vivere mio Figlio. Apostoli del Mio amore, vi avvolgo con il mio manto perchè come Madre desidero salvarvi.
Vi prego, pregate per tutto il mondo. Il mio cuore soffre. I peccati si moltiplicano, sono troppi. Però con il vostro aiuto, voi che siete umili, pieni d’amore, nascosti e santi, il mio Cuore trionferà. Amate mio Figlio al di sopra di tutto, e tutto il mondo per mezzo di Lui.
Non dimenticate mai che ogni vostro fratello porta in sè qualcosa di prezioso: l’anima. Perciò, figli miei, amate tutti coloro che non conoscono mio Figlio, perchè per mezzo della preghiera e dell’amore che proviene dalla preghiera, loro possano diventare migliori, affinchè la bontà in loro possa vincere, per poter salvare le anime e avere la vita eterna.
Apostoli miei, figli miei, mio Figlio vi ha detto di amarvi gli uni gli altri; questo sia scritto nei vostri cuori e con la preghiera provate a vivere questo amore.

Vi ringrazio.